Da qualche anno ci sono domande che i nostri operatori si sentono porre spesso durante le loro consulenze: «Questi accumulatori di energia funzionano davvero?»; «I sistemi di accumulo sono convenienti?»; «Quanto costano?». Proviamo a rispondere e a raccontarvi il nostro punto di vista.
Cosa sono e come funzionano i sistemi di accumulo abbinati al fotovoltaico
Tutto ha inizio nel 2014, quando l’Autorità per l’Energia Elettrica e il Gas (oggi ARERA) ha approvato l’installazione di sistemi di accumulo abbinati a impianti fotovoltaici connessi alla rete elettrica nazionale.
I sistemi di accumulo sono grandi batterie che vengono fissate a parete con un ingombro minimo di 1,5 mq e con peso dai 70 Kg in su, nel caso della nostra Tesla Powerwall 2 si aggiunge una ricercata scocca di design e un sistema digitale per monitorare tutti i parametri necessari al funzionamento.
Seguendo la priorità fondamentale dell’autoconsumo funzionano regolando la produzione istantanea di energia elettrica dell’impianto fotovoltaico e il consumo istantaneo di energia elettrica dell’abitazione. La logica è semplice: quando la produzione è superiore al consumo della casa, la batteria carica; quanto il consumo è superiore alla produzione del fotovoltaico, la batteria scarica. Nel momento in cui la batteria è completamente carica e persiste una produzione fotovoltaica superiore al fabbisogno dell’abitazione, il sistema si auto-esclude (bypass) e l’energia in eccesso torna ad essere immessa in rete, così come, quando la batteria è completamente scarica e l’abitazione richiede energia, il sistema si auto-esclude e l’abitazione torna a prelevare energia dalla rete. In più con il nuovo dispositivo Gateway di Tesla è possibile usufruire dell’energia accumulata anche in caso di black out.
I benefici delle batterie di accumulo
In primo luogo c’è la chiara possibilità di sfruttare a pieno l’energia prodotta dall’impianto fotovoltaico, immagazzinando i picchi di produzione delle ore centrali delle giornate di bel tempo per poter utilizzare questa energia quando il sole tramonta e l’impianto fotovoltaico smette di funzionare. In questo modo, è possibile aumentare l’auto-consumo e questa ottimizzazione ha anche un risvolto economico importante: più o meno, l’energia accumulata “vale” quasi il doppio dell’energia ceduta in rete (Scambio Sul Posto).
Quando conviene installare un sistema di accumulo
Capire se effettivamente conviene installare anche l’accumulo dipende soprattutto da 3 fattori:
- La quantità di produzione solare, ovvero le caratteristiche climatiche del luogo in cui si trova la tua casa.
- Le tue abitudini di consumo e il numero di abitanti della casa, ovvero quando si trascorre la maggior parte del tempo a casa e si usa l’elettricità.
- La possibilità di accedere alle agevolazioni fiscali, che ovviamente rappresentano un aiuto importante.
Se decidi di valutare l’installazione di un sistema di accumulo (su un impianto fotovoltaico esistente, ma anche su una nuova installazione da zero), per evitare di buttare via dei soldi devi rivolgerti ad un’azienda seria e preparata, che possa fare tutte le valutazioni del caso. Puoi capire che hai a che fare con professionisti se:
- Rilevano sul contatore di Scambio dei dati di immissione in rete e prelievo dalla rete per capire quant’è l’energia “stoccabile” (su base annua) e qual è il reale fabbisogno dell’abitazione nello stato attuale.
- TI chiedono delle bollette per analizzare il profilo di consumo.
- Ti spiegano chiaramente tutte le tipologie di agevolazioni e come ottenerle.
- Ti chiedono di pensare al futuro “elettrico” dell’abitazione e/o dei consumi, se potrebbero aumentare o diminuire.
- Fanno un sopralluogo dettagliato per valutare la collocazione adatta.