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Le ultime novità del decreto attuativo per l’Ecobonus 110%

Superbonus al 110%, cosa cambia con il decreto attuativo

Con la definitiva approvazione del Decreto Rilancio il 16 luglio 2020 da parte del Senato, e la sua contestuale conversione nel Decreto Legge 34/2020, il già ribattezzato Superbonus diventa realtà.

Il decreto attuativo ha però comportato alcune modifiche rispetto al testo originario della misura, determinando piccoli cambiamenti nelle modalità di accesso agli incentivi statali e ai tetti di spesa.  Vediamo quali sono.

Gli interventi trainanti

In seguito alla discussione che ha portato al decreto attuativo, sono stati definiti quattro  “interventi trainanti” che permettono di accedere agli incentivi fino al 110%. Eccoli:

  • Cappotto termico dell’edificio volto a migliorare la resa energetica, per un’incidenza pari o superiore al 25% della superficie disperdente lorda. Rispetto alla prima stesura del testo, vengono incluse anche le superfici inclinate delle case; 
  • interventi sulle parti comuni per la sostituzione degli impianti di climatizzazione esistenti, con soluzioni centralizzate idonee al riscaldamento, al raffrescamento e alla fornitura di acqua calda sanitaria. Queste possono essere a condensazione, purché di classe energetica A, a pompa di calore, ibridi o geotermiche, inoltre possono essere abbinate all’installazione di impianti fotovoltaici e sistemi di accumulo; 
  • interventi sugli edifici unifamiliari o sulle unità immobiliari all’interno di edifici plurifamiliari funzionalmente indipendenti, purché dotati di uno o più accessi autonomi, per la sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale con impianti idonei al riscaldamento, al raffrescamento o alla fornitura di acqua calda sanitaria. Anche in questo caso, si potranno scegliere sistemi a condensazione di classe A, a pompa di calore, ibridi o geotermici, anche in abbinamento a impianti fotovoltaici e sistemi di accumulo; 
  • interventi per l’implementazione di misure antisismiche, inclusi i sistemi di monitoraggio continuo strutturale degli edifici, purché in aggiunta agli interventi di miglioramento antisismico dello stabile. 

 Dunque, il ricorso al fotovoltaico sia per la produzione di energia che di acqua calda possono rientrare nel Superbonus al 110%, purché abbinati alle altre misure di efficientamento energetico previste dal decreto. Lo stesso vale per l’installazione di colonnine di ricarica per auto elettriche. 

I tetti di spesa con l’ecobonus 100%

La norma all’articolo 128 spiega che gli interventi trainanti sono detraibili con questa percentuale:

  • Isolamento termico: il tetto di spesa è massimo di 60.000 euro, riferito a ogni singola unità immobiliare. Riguardo all’isolamento termico delle singole unità immobiliari condominiali, un emendamento presentato ha previsto la distinzione tra i palazzi da due a otto unità per cui il tetto è a 40.000 euro, mentre per strutture uni o plurifamiliari con ingresso autonomo dall’esterno la soglia è fissata a 50.000 euro per ogni unità.
  • Sostituzione degli impianti di climatizzazione invernali nelle parti comuni dei condomini: il tetto di spesa è fissato a 30.000 euro per ogni unità immobiliare, sempre a condizione il miglioramento porti almeno alla classe A.
  • Sostituzione impianti di climatizzazione invernale con impianti a pompa di calore in abitazioni unifamiliari (non appartamenti in un condominio, si intende case singole) il tetto di spesa massimo è fissato a 30.000 euro.

Per poter accedere al bonus fino al 110%, sarà sempre necessario rispettare due principali requisiti:

  • un miglioramento di due classi energetiche per l’edificio
  • l’attestato di prestazione energetica APE, da certificare sia prima che dopo l’intervento migliorativo.

La grande novità della versione finale del decreto è però nell’estensione di tutte le misure anche alle seconde case, è stata prevista la possibilità per i contribuenti di fruire della misura per due abitazioni, sia uni che plurifamiliari, oltre che in condominio. Per quanto riguarda le tempistiche saranno finanziati progetti eseguiti entro il 31 dicembre 2021, non è più prevista l’estensione al 2022. 

Affidati a noi, realizziamo subito il check-up energetico GRATUITO della casa, per realizzare in poco tempo un progetto di miglioramento curato in ogni singola parte e completamente “chiavi in mano”, liberandovi da ogni incombenza. 

Super bonus 110%. il fotovoltaico praticamente gratis

 

Il recentissimo Decreto Rilancio prevede un Superbonus al 110%  che coinvolge anche il fotovoltaico e i sistemi di accumulo. In pratica significa che a fronte del prezzo complessivo dell’intervento può essere applicata una detrazione fiscale al 110%. Ma ciò che rende ancora più interessante questa misura è la possibilità di ottenere il credito d’imposta con conseguente sconto in fattura.

Si tratterà di un “investimento” del tutto gratuito per i proprietari di casa. Questa opportunità per gli utenti domestici sembra molto più appetibile del vecchio Conto Energia, dove si recuperavano successivamente gli incentivi.

Scopriamo a quali condizioni si può ottenere l’impianto fotovoltaico e il sistema di accumulo per casa praticamente gratis.

  • Si deve prevedere un progetto di efficientamento in più fasi.

ll Superbonus prevede che il fotovoltaico e il sistema di accumulo sia combinato con altri interventi. Può trattarsi dell’isolamento termico delle superfici opache verticali per oltre il 25% della superficie disperdente lorda dell’edificio oppure della sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale esistenti con impianti a pompa di calore, o anche per l’acqua calda sanitaria. In alternativa deve essere legato ad un intervento antisismico. Non solo, si può aggiungere anche delle colonnine per la ricarica per le auto elettriche.

  • Deve trattarsi di un intervento su edificio domestico principale.

Può essere fatto solo a favore di persone fisiche e per gli edifici ad uso abitativo principale. L’obiettivo è quello di incrementare l’efficienza energetica delle proprie abitazioni principali. 

  • L’intervento deve garantire un miglioramento di due classi energetiche

Potrai accedere al Super Bonus se nel complesso migliorerai l’edificio di due classi energetiche. Questo andrà dimostrato tramite Ape (attestato di prestazione energetica). Inoltre, per gli interventi legati alla climatizzazione invernale bisognerà osservare anche altri requisiti minimi come previsto dai decreti di cui al comma 3-terdell’articolo 14 del decreto-legge 4 giugno 2013, n. 63. Questo dovrebbe farti riflettere soprattutto sul fatto che dovrai affidarti a personale qualificato per non fare errori.

*Ricorda*  >> Il bonus si applica a spese sostenute tra il 1°luglio 2020 e il 31 dicembre 2021 

Non perdere tempo, il prevedibile sovraccarico di richieste potrebbe essere difficile da gestire, viste le condizioni altamente vantaggiose. Per avere maggiori informazioni, senza impegno, contattaci  QUI  o chiamaci al Numero Verde 800 400 448. 

 

Una riflessione da leggere sulle batterie da accumulo

Da qualche anno ci sono domande che i nostri operatori si sentono porre spesso durante le loro consulenze: «Questi accumulatori di energia funzionano davvero?»; «I sistemi di accumulo sono convenienti?»; «Quanto costano?». Proviamo a rispondere e a raccontarvi il nostro punto di vista.

Cosa sono e come funzionano i sistemi di accumulo abbinati al fotovoltaico

Tutto ha inizio nel 2014, quando l’Autorità per l’Energia Elettrica e il Gas (oggi ARERA)  ha approvato l’installazione di sistemi di accumulo abbinati a impianti fotovoltaici connessi alla rete elettrica nazionale.

I sistemi di accumulo sono grandi batterie che vengono fissate a parete  con un ingombro minimo di 1,5 mq e con peso dai 70 Kg in su, nel caso della nostra Tesla Powerwall 2 si aggiunge una ricercata scocca di design e un sistema digitale per monitorare tutti i parametri necessari al funzionamento.

Seguendo la priorità fondamentale dell’autoconsumo funzionano regolando la produzione istantanea di energia elettrica dell’impianto fotovoltaico e il consumo istantaneo di energia elettrica dell’abitazione. La logica è semplice: quando la produzione è superiore al consumo della casa, la batteria carica; quanto il consumo è superiore alla produzione del fotovoltaico, la batteria scarica. Nel momento in cui la batteria è completamente carica e persiste una produzione fotovoltaica superiore al fabbisogno dell’abitazione, il sistema si auto-esclude (bypass) e l’energia in eccesso torna ad essere immessa in rete, così come, quando la batteria è completamente scarica e l’abitazione richiede energia, il sistema si auto-esclude e l’abitazione torna a prelevare energia dalla rete. In più con il nuovo dispositivo Gateway di Tesla  è possibile usufruire dell’energia accumulata anche in caso di black out.

I benefici delle batterie di accumulo

In primo luogo c’è la chiara possibilità di sfruttare a pieno l’energia prodotta dall’impianto fotovoltaico, immagazzinando i picchi di produzione delle ore centrali delle giornate di bel tempo per poter utilizzare questa energia quando il sole tramonta e l’impianto fotovoltaico smette di funzionare. In questo modo, è possibile aumentare l’auto-consumo e questa ottimizzazione ha anche un risvolto economico importante: più o meno, l’energia accumulata “vale” quasi il doppio dell’energia ceduta in rete (Scambio Sul Posto).

Quando conviene installare un sistema di accumulo

Capire se effettivamente conviene installare anche l’accumulo dipende soprattutto da 3 fattori:

  1. La quantità di produzione solare, ovvero le caratteristiche climatiche del luogo in cui si trova la tua casa.
  2. Le tue abitudini di consumo e il numero di abitanti della casa, ovvero quando si trascorre la maggior parte del tempo a casa e si usa l’elettricità.
  3. La possibilità di accedere alle agevolazioni fiscali, che ovviamente rappresentano un aiuto importante.

Se decidi di valutare l’installazione di un sistema di accumulo (su un impianto fotovoltaico esistente, ma anche su una nuova installazione da zero), per evitare di buttare via dei soldi devi rivolgerti ad un’azienda seria e preparata, che possa fare tutte le valutazioni del caso. Puoi capire che hai a che fare con professionisti se: 

  1. Rilevano sul contatore di Scambio dei dati di immissione in rete e prelievo dalla rete per capire quant’è l’energia “stoccabile” (su base annua) e qual è il reale fabbisogno dell’abitazione nello stato attuale.
  2. TI chiedono delle bollette per analizzare il profilo di consumo.
  3. Ti spiegano chiaramente tutte le tipologie di agevolazioni e come ottenerle.
  4. Ti chiedono di pensare al futuro “elettrico” dell’abitazione e/o dei consumi, se potrebbero aumentare o diminuire.
  5. Fanno un sopralluogo dettagliato per valutare la collocazione adatta.

Inverter: cos’è e perche è importante sceglierlo bene

Pensando allo sfruttamento dell’energia solare si pensa soprattutto ai pannelli fotovoltaici e alle batterie di accumulo, ma un ruolo importante è giocato dall’inverterUtilizzato principalmente per la trasformazione dell’energia solare in elettricità, l’inverter è il cuore di un impianto fotovoltaico. Scegliere con cura un prodotto affidabile e sicuro è fondamentale: la sua efficienza determina il rendimento ottimale di tutto il progetto green.

Spesso il valore di un sistema fotovoltaico viene quantificato dal rapporto tra il prezzo e la potenza che può produrre (kwp), come se la reale efficienza energetica fosse qualcosa che si compra “un tanto al chilo (watt)”. Quando si punta su questo aspetto, le caratteristiche e la qualità dei vari componenti passano furbescamente in secondo piano; come se si trattasse di elementi irrilevanti. Ma non è affatto così.

Cos’è

Installato tra pannelli e contatore, l’inverter ha la funzione di trasformare e convertire l’energia elettrica prodotta sotto forma di corrente continua dal pannello in corrente alternata, da immettere direttamente nella rete elettrica. Nelle giornate nuvolose o con sbalzi improvvisi di luminosità si capisce la resa e la qualità di buon inverter, che riesce a migliorare il rendimento dell’impianto fino al 10%, grazie a una tecnologia che estrae la massima potenza disponibile in qualsiasi condizione meteorologica.

Come sceglierlo

in primo luogo, affidandosi a persone esperte, che siano in grado di fornire tutte le informazioni necessarie a livello tecnico e che spieghino bene  il funzionamento dell’impianto e dell’inverter.  

Può essere molto utile analizzare attentamente la scheda tecnica ed è bene controllare la durata della garanzia, che dovrebbe essere almeno di 10 anni.

Infine, la cosa più usuale oggi, è importante informarsi attraverso internet sui diversi marchi esistenti sul mercato, valutando anche le opinioni di chi ha già installato il modello che vi propongono  o che vi convince di più.

La nostra scelta

Noi di Greenpower abbiamo scelto principalmente gli inverter Solaredge.  Il marchio è uno dei leader globale nelle tecnologie smart energy che sfrutta risorse ingegneristiche di primissimo livello per i suoi prodotti e punta sull’innovazione. Da anni li proponiamo ai nostri clienti che si dicono molto soddisfatti, sia aziende che privati.

Abbiamo sempre concepito l’efficienza energetica come la capacità di ottenere il massimo miglioramento possibile del comfort con il massimo del risparmio intelligente, cioè senza perdere qualità e cura del dettaglio. La scelta di Solaredge ne è la riprova.

Parliamo di auto elettriche

Da sempre vicini all’universo della mobilita “green”, ci siamo chiesti quali sono le condizioni attuali di questo fenomeno. Sappiamo che nel Bel Paese si parla moltissimo di auto elettriche ma che, effettivamente, i numeri  risultano ancora modesti: diamo insieme un’occhiata ai dati specifici.

In riferimento esclusivo alle auto elettriche al 100%, come segnala UNRAE, in Italia la mole è indubbiamente in aumento. La densità maggiore si nota nell regioni ove il sostegno e gli incentivi per la mobilità elettrica risultano essere stati più tangibili, per esempio nel Trentino Alto Adige.

Possiamo indubbiamente affermare una crescita esponenziale che però, se paragonata al totale delle auto circolanti, nel nostro paese, viaggia ancora a rilento. In Norvegia, per esempio, circolano circa 250.000 veicoli elettrici a fronte di soli 5 milioni di abitanti.

Punti di ricarica

Per l’aumento del volume di veicoli elettrici in Italia è fondamentale la presenza di un piano per la gestione dell’infrastruttura della rete di ricarica elettrica, su cui si registra un deciso cambio di passo. Si stima che in Italia, a oggi, siano presenti circa 8300 punti di ricarica pubblici (fonte:EV Data Hub BNEF 2019). Certamente non si tratta di numeri alti, ma si lavora per recuperare terreno, e qui al Sud, molti si stanno dando da fare per essere al passo con i tempi (vedi il video).

Incentivi: L’Ecobonus

A incrementare un po’ gli acquisti di auto elettriche ha contribuito  l’Ecobonus approvato con la legge di bilancio 2019. L’ecobonus è spendibile da chiunque, che si tratti di un cittadino privato, di una società, di un’impresa individuale o una pubblica amministrazione. Gli autoveicoli che potranno usufruire degli ecoincentivi sono suddivisi in due fasce, in base alle emissioni:

-Da 0 a 20 g/Km di CO2 il bonus oscillerà tra 6.000 e 4.000 euro, a seconda che l’acquisto avvenga con o senza rottamazione

-Da 21 a 70 g/Km di CO2 l’Ecobonus sarà compreso tra i 2.500 euro in caso di rottamazione, e i 1.500 euro senza rottamazione.

Per scoraggiare  i cittadini nell’acquisto di veicoli inquinanti, il governo ha addirittura previsto l’inserimento di un’ecotassa. Dal primo marzo 2019 sino al 31 dicembre 2021, tutti coloro che acquisteranno un’auto con emissioni tra 161 e 175 g/km si vedranno costretti a pagare un importo pari a 1.100 euro che arriverà a 1.600 euro per le vetture fino a 200 g/km, di 2.000 euro fino a 250 e di 2.500 euro per tutte le auto con emissioni superiori ai 250 g/km.

Le auto elettriche pagano il bollo?

Purtroppo sì! Tuttavia, le auto ecologiche godono di una serie di agevolazioni, che variano in base alla regione, con esenzione dal pagamento del bollo di durata tra i 36 e i 60 mesi dalla data di immatricolazione.

Ecco i dati specifici per le regioni del Sud aggiornati a gennaio 2020 (fonte: leggioggi.it):

CALABRIA

Vi è l’esenzione per i veicoli elettrici, per cinque anni a decorrere dalla data di prima immatricolazione. Alla fine di questo periodo, per gli autoveicoli elettrici si deve corrispondere una tassa pari ad un quarto dell’importo previsto per i corrispondenti veicoli a benzina.

PUGLIA

La Regione Puglia ha disposto l’esenzione temporanea per il primo periodo fisso e per le cinque annualità successive, anche per i veicoli nuovi appartenenti alle categorie M1 ed N1 immatricolati dal 1° gennaio 2014 con alimentazione ibrida benzina-elettrica e diesel-elettrica.

SICILIA

La Regione Siciliana ha disposto l’esenzione triennale per i veicoli immatricolati nuovi nel triennio 2019/2021 con alimentazione ibrida elettrica/termica di tipo plug-in, full hybrid e con alimentazione esclusiva a idrogeno.

 

Tesla Powerwall: grandi novità per dire addio ai Black out!

Pochi mesi dopo in nostro viaggio in Nevada, ospiti al Tesla Global Summit, torniamo a parlare della nostra collaborazione con Tesla.

L’azienda di Elon Musk dedica grandi risorse alla continua formazione dei suoi installatori certificati. Proprio nei giorni scorsi a Caserta abbiamo avuto modo di sperimentare, ancora una volta, la cura e l’elevato livello tecnico dei corsi di formazione a noi dedicati. Il corso aveva come tema il nuovissimo Backup Gateway 2, grazie al quale l’indipendenza energetica sarà sempre più facile.

Noi siamo rimasti letteralmente entusiasti dalla sua tecnologia e dalle sue funzionalità! Il Gateway è un’unità che serve per regolare l’erogazione di energia da un Tesla Powerwall 2, nel caso sia necessaria una fonte di backup. In pratica, in caso di mancanza di energia dalla rete, il Gateway è in grado di riconoscerlo istantaneamente e passare all’energia stoccata nell’accumulo Tesla. Questo permette di sfruttare al massimo l’impianto fotovoltaico e di evitare disagi in caso di black out.

Oltre a questa principale funzionalità, Tesla spiega che Backup Gateway 2 ha una migliore connettività, permettendo di avere un prospetto in tempo reale dei consumi della propria abitazione, sempre tramite l’app energy mobile.

Tesla Powerwall 2, il sistema di accumulo più innovativo di sempre, potenzia le sue performance per migliorare l’autosufficienza energetica della tua abitazione, aumentando risparmio e comfort.

Novità Ecobonus 2020: le detrazioni per il riscaldamento della tua casa

Ecco le novità del Decreto Crescita 2019 in materia di Ecobonus e Cessione del credito. Vediamo quali sono i vantaggi e il risparmio per gli interventi di sostituzione di impianti di climatizzazione invernale.

Detrazione sostituzione caldaia: novità Ecobonus 2019-2020

La proroga dell’Ecobonus 2020 permette a chiunque di acquistare una nuova caldaia a condensazione con il 65% oppure con il 50% di sconto, fino al 31 dicembre 2020. Un segnale significativo dell’importanza attribuita alle agevolazioni fiscali per gli interventi di riqualificazione energetica.

Bonus caldaia a condensazione: i tipi di detrazioni

La manovra finanziaria ha previsto diverse fasce di sconto per chi vuole installare una caldaia a condensazione. La logica segue i criteri di rispetto per l’ambiente e di efficientamento energetico. Sono previste due fasce di sconto sul prezzo della caldaia:
  • 65% di sconto: riservato a chi sceglie caldaia a condensazione con cronotermostato;
  • 50% di sconto: per chi sceglie caldaie senza valvole a risparmio energetico.
Solo gli impianti di Classe A danno diritto all’Ecobonus, inoltre, più la tua caldaia è efficiente e dotata di una tecnologia moderna, più risparmi e al tempo stesso tuteli l’ambiente. Eos, la caldaia a marchio Green Power , così come la nostra pompa di calore Aires, è fornita del termostato intelligente, che garantisce la più alta fascia di sconto. Se vuoi iniziare a risparmiare e a far bene all’ambiente con la tua nuova caldaia a condensazione, o se stai pensando a uno scaldacqua a pompa di calore, contattaci al numero 0964.85630,  oppure scrivici qui.

Toccare con mano il futuro: ospiti al Tesla Global Summit in Nevada

Siamo volati negli Stati Uniti per contribuire anche noi ad “accelerare la transizione mondiale verso l’energia sostenibile”* 

Pochi giorni fa abbiamo potuto partecipare a un evento importante ed estremamente significativo per la crescita della nostra realtà green. Siamo stati selezionati da Tesla tra i 30 migliori “installatori certificati” in tutte le nazioni del mondo in cui è commercializzata Powerwall, il sistema di accumulo per l’energia fotovoltaica che proponiamo ai nostri clienti ormai da parecchi anni.

Non nascondiamo il nostro entusiasmo dal momento che ci siamo trovati in compagnia di operatori green provenienti da tutto il mondo Tesla: Stati Uniti, Australia, Inghilterra, Germania, Italia, Nuova Zelanda, Canada, Giappone, Svizzera. Inoltre, siamo anche molto orgogliosi di segnalare che noi di Green Power siamo stati nonché unica azienda italiana del Centro-Sud Italia.

La gigafactory

Nei giorni della nostra trasferta statunitense abbiamo visitato la fantasmagorica GIGAFACTORY1, che si trova vicino Spark, in Nevada.

Il nome Gigafactory deriva dalla parola “Giga”, l’unità di misura che rappresenta il “miliardo”. La costruzione della Gigafactory procede per fasi, di modo che Tesla possa avviare immediatamente la produzione all’interno delle sezioni già terminate e successivamente continuare a espandersi. Attualmente la struttura poggia su un’area di quasi 180 mila metri quadrati per un totale di oltre 460 mila metri quadrati di spazi operativi considerando i diversi piani. Ad oggi solo il 30% della Gigafactory è stata costruita. Tesla si aspetta che una volta completato, sarà lo stabilimento più grande del mondo interamente alimentato da fonti di energia rinnovabili. Progettato per raggiungere un consumo energetico netto pari a zero, lo stabilimento sarà alimentato principalmente a energia solare.

A metà 2018 la produzione di batterie alla Gigafactory 1 ha raggiunto un tasso annuo di circa 20 GWh, rendendola la fabbrica di batterie più produttiva al mondo. Attualmente, in termini di KWh, Tesla produce più batterie del totale di tutte le case automobilistiche. L’aumento della produzione possibile grazie alla Gigafactory ridurrà in modo significativo il costo di Tesla per le celle grazie all’economia di scala, alla produzione innovativa, alla riduzione degli sprechi e alla semplice ottimizzazione costituita dall’ubicare la maggior parte dei processi di produzione sotto un unico tetto. Riducendo il costo delle batterie, i prodotti Tesla saranno accessibili a un pubblico sempre maggiore, permettendo di raggiungere un reale vantaggio competitivo per accelerare la transizione mondiale verso il consumo di energie sostenibili.

L’importanza dei feedback

Durante gli incontri con i tecnici Tesla abbiamo imparato moltissimo: siamo stati aggiornati su quelle che sono e saranno le innovazioni nel prodotto e abbiamo potuto vedere dal vivo le diverse fasi della produzione. Ma, l’aspetto ancora più interessante e significativo di questo viaggio è per noi il fatto che siamo stati chiamati a condividere la nostra esperienza di installatori e utilizzatori. Come raccontano i titolari Igor Bruzzese e Francesco Careri:la cosa più interessante di questo meeting è che Tesla ci ha reso effettivamente partecipi al processo di sviluppo del prodotto, chiedendoci delle informazioni, cercando in qualche modo dei feedback nostri per capire come possono migliorare il prodotto. È stato un momento in cui hanno più loro ascoltato noi, che il contrario, come invece ci aspettavamo”.

Insomma, un vero lavoro crescita della rete, capillare e attento, dal centro nevralgico del progresso alle sue periferie: ogni elemento, dal più piccolo al più grande, assume il suo giusto peso. E anche noi abbiamo contribuito con la nostra esperienza.

* questo è il testo che si trova stampato sul muro d’ingresso della Gigafactory, e che noi condividiamo interamente. La missione di Tesla consiste infatti nell’accelerare la transizione verso un consumo di energia sostenibile attraverso veicoli elettrici e soluzioni energetiche sempre più accessibili.

SPARK, NEVADA (USA)
novembre 2019 - Green Power invitata alla Gigafactory 1 di Tesla

Abitare Green. Una moda o una prospettiva reale per il futuro?

Gusto per l'innovazione & soluzioni per ridurre gli sprechi, ovvero:

L’essere green è solo una moda del momento? O forse l’efficienza energetica, l’edilizia a impatto zero e l’utilizzo di materiali ecosostenibili sono da considerarsi soluzioni reali per il diffondersi di una cultura della sostenibilità?

Quando parliamo di efficienza energetica noi pensiamo a questo.

Al cuore della nostra mission non c’è semplicemente l’idea di installare dei pannelli fotovoltaici sui tetti;  si tratta di concepire l’abitazione dentro una certa idea di architettura che pensa a ogni aspetto della gestione energetica, affinché la vita nelle nostre case stia in una giusta relazione con l’ambiente esterno.

Si tratta anche di valorizzare i punti forti del nostro territorio: il naturale potere della luce solare, le caratteristiche specifiche delle temperature del Sud e il tepore dell’aria ambientale, la possibilità di immagazzinare energia in modo intelligente, la creazione di una climatizzazione “pulita” e poco impattante sull’ambiente.

Oggi, quando si costruisce o si acquista una casa è fondamentale tenere conto del continuo sostentamento virtuoso e del mantenimento delle condizioni ideali di ottimizzazione dei consumi energetici. Per questo è necessario valutare alcuni aspetti:

  • L’isolamento termico, attraverso la riscoperta di materiali naturali e di un’architettura d’interni che tenga conto delle dispersioni di calore generate dalle vie d’uscita (infissi di porta e finestre). A questo si possono aggiungere sistemi di climatizzazione che mantengano condizioni salubri nelle nostre case, e sistemi per l’acqua calda sanitaria completamente ecologici .
  • L’esposizione della costruzione al sole in modo da valorizzare l’illuminazione naturale più duratura possibile. Guardate il video del grattacielo Dynamic Architecture in progetto a Dubai (lo trovate in fondo alla pagina), dove ogni appartamento, corrispondente a un piano, avrà la facoltà di ruotare su se stesso per sfruttare al massimo questa condizione!.
  • L’utilizzo di pannelli solari e fotovoltaici per incanalare energia organica e avvalersi delle fonti rinnovabili riducendo l’impatto complessivo.
  • La possibilità di recuperare l’energia prodotta in eccesso per usarla in un secondo momento, senza ricorrere a combustibili fossili quando non è disponibile la luce solare.

Non è unicamente una questione di impatto ambientale, ma di attenzione per il futuro del pianeta, oltre che di risparmio economico sui consumi e sulla soddisfazione del fabbisogno energetico.

Il fotovoltaico fa grande il tuo progetto! Scopri l’innovativo sistema di monitoraggio SolarEdge

Oggi vogliamo illustrarvi come funziona il monitoraggio di un grosso impianto fotovoltaico, e farvi conoscere meglio il mondo dell’energia solare.

L’impianto in questione è presentato nel video: è stato realizzato un progetto composto da 284 pannelli Sun Power, per un totale di 100 kWh, che rifornisce di energia il supermercato Conad di Roccella Jonica (RC).

A completare l’opera 4 inverter SolarEdge e il sistema di monitoraggio a essi collegato di cui la stessa SolarEdge  è proprietaria.

Il sistema ci permette di stabilire istante per istante la produzione dell’impianto: sia essa giornaliera, mensile, annuale e istantanea. I grafici mostrano l’andamento della produzione nell’arco della giornata e nei diversi mesi. (n.b. l’impianto è stato messo in funzione a metà di agosto, e lo screen è stato fatto a metà del mese scorso). Inoltre si può capire esattamente cosa accade su ogni singolo component in ogni istante. Nel caso di un impianto di queste dimensioni tutte le operazioni di manutenzione risultano notevolmente semplificate.

Si può visualizzare il layout fisico dei pannelli, cioè la disposizione esatta e come sono montati. Questo è molto utile nel momento in cui dovesse manifestarsi un qualsiasi problema su un pannello, perché tutto viene semplificato dall’identificazione immediata del componente.

Le diverse colorazioni indicano l’intensità di produzione di ogni singolo pannello nelle diverse ore del giorno. Se per caso ci sono leggeri ombreggianti in particolari momenti della giornata o qualche pannello è sporco questo viene rilevato.

Nelle due immagini si può confrontare la produzione dell’impianto in due diversi orari, si vede come cambiano le colorazioni dei pannelli.

  

Questo rappresenta invece il layout logico, che mostra in che modo i gruppi di pannelli sono collegati ai vari inverter. I rettangoli verdi indicano gli inverter, anch’essi segnalati e facilmente identificabili in caso di malfunzionamento o problemi, consentendo un intervento veloce.

​Il sistema di monitoraggio consente poi di ricevere informazioni su ogni singolo pannello: cliccandoci sopra è possibile sapere quanto sta producendo il pannello, che tipo di pannello è, come è esposto rispetto al sud e l’inclinazione rispetto al piano orizzontale.

Infine, un’interessante notazione ecologica: il sistema calcola anche quanto CO2 è stato abbattuto e non immesso nell’atmosfera indicandone l’equivalente in termini di alberi piantati, inoltre indica quante lampadine si potevano alimentare con il quantitativo di energia prodotta!

Ci sembra davvero un bel modo per mantenere sempre l’efficienza al massimo, approfondendo la conoscenza delle innovazioni nel settore dell’energia solare: in ogni momento è possibile ricavare informazioni sulla produzione energetica e il relativo risparmio.

Green Power Energia